giovedì 26 novembre 2009

Sorpresa, arrivano le polveri sottili!


Anche ieri ho avuto il mio attacco quotidiano di mal di pancia. Entrambe le edizioni locali di repubblica e corriere riportavano la notizia “Emergenza polveri sottili”. Più volte nell’arco dell’anno Roma affronta l’inaspettata emergenza dell’inquinamento atmosferico.
Emergenza, a mio avviso, è quando a seguito di un evento improvviso ed imprevedibile (tipo terremoto) la popolazione si trova a dover affrontare una situazione nuova che stravolge la normale quotidianità. Quella delle polveri sottili a Roma è una storia vecchia come il cucco. È sufficiente che vi siano un paio di giorni con alta pressione sulla città, che tutto ciò che galleggia negli strati più bassi dell’atmosfera, rimane intrappolato. Ecco svelata l’emergenza, il fenomeno è facilmente prevedibile non coglie nessuno in contropiede e non genera nessun effetto sorpresa. Eppure i giornali continuano a chiamarla emergenza, come a voler intendere che nonostante gli innumerevoli tentativi di controllare il fenomeno (inutili domeniche a piedi, insufficienti fori imperiali pedonali…) un’altra volta ancora ha la meglio l’inquinamento, a sorpresa.
Devo dire che tutto ciò mi stomaca, perché oltre alla beffa c’è pure l’inganno. I giornali sono complici di questa mala informazione ed anche i cittadini lo sono che si bevono la storiella.
Il problema delle polveri sottili è dovuto soprattutto all’enorme quantità di automobili. L’unico modo per abbassare il livello di inquinamento è disincentivare l’uso dell’auto migliorando i mezzi pubblici e fomentando l’uso della bicicletta nel quotidiano, bisogna far si che la gente preferisca qualsiasi altro mezzo all’automobile per andare a lavorare. Questo non avviene e come per magia la città si trova a dover affrontare emergenze inquinamento……
Cosa succede invece a Barcelona? bhè rileggetevi i post “Pedala che ti passa” 1 e 2

lunedì 23 novembre 2009

Cartelloni abusivi, sai che novitá……


Ciclicamente sulle edizioni locali di corriere o repubblica si legge di indecorososi cartelloni abusivi. A roma ce sono per tutti i gusti e di tutte le taglie. Direi che i piú abbondanti sono comunque quelli politici: tra elezioni politiche, regionali, provinciali, comunali e referendum il nostro é un popolo che vive in perenne campagna elettorale e si deve sopportare il faccione impomatato, sorridente e rassicurante del politico di turno affisso ovunque ci sia un centimetro quadrato libero.
L’articolo di oggi http://roma.repubblica.it/dettaglio/larte-nascosta-dai-cartelloni-internet-smaschera-linvasione/1785457 vuole probabilmente essere una denuncia, ma in realtá non denuncia un bel niente, perché l’llegalitá di questi cartelloni é sotto gli occhi di tutti quotidianamente, cosí come il fatto che il comune lascia fare vergognosamente (fa sorridere il “tempestivo” controllo richiesto il 4 novembre per , il 4 novembre........ oggi é 23 e non se ne sa ancora nulla.....dormi tesoro....). Purtroppo non viene raccontato nulla che giá non si sappia. Quello che mi sconvolge non é tanto che la gente fa “attachinaggio”, quanto che nessuno controlla, perlustra e multa, sembra quasi che questa condizione di illegalitá sia mantenuta in piedi dal comune, non dagli attacchini abusivi.
Per le strade di barcelona spesso si trovano avvisi come quello nella foto, in cui si avverte che in caso di affissione abusiva la multa la paga la societá che viene pubblicizzata. Non ci sono mezzi termini, giusto o sbagliato che sia, funziona cosí. Le paretiti della cittá sono libere da cartelloni penzolanti, i tabelloni non hanno strati secolari di cartelli sedimentati (abusivamente) e se qualcuno fa attaccare cartelli dove non deve, paga profumatamente.
Della serie: prevenire e meglio che curare

martedì 17 novembre 2009

Murales


Uno dei menmbri di questo blog é “Riprendiamoci Roma” (http://riprendiamociroma.blogspot.com/) che tratta temi che riguardano il degrado delle strade di Roma. Consiglio a tutti leggerlo, ha degli spunti interessantissimi. Fra le iniziative che promuove ci sono delle passeggiate antigrado a cui partecipano volontari. In pratica viene scelto un qurtiere e, armati di pennelli e raschietti, vanno a cancellare scritte e graffiti, togliere cartelli abusuvi ridipingere con pittura anti spry pareti e sarracinesche. Questa lotta é lodevole soprattutto, a mio avviso, perché combattuta con la consapevolezza che si sta lavorando gratis al posto di qualcuno pagato per farlo. Ogni quartiere di Roma, si sa, puó vantare un lunga serie di scritte disegni e murales da far concorrenza al Bronx!
Luendí sul corriere.it di Roma (notizia riportata anche da Riprendiamoci Roma) ho letto inoltre che una associazione di abitanti di san lorenzo ha battuto il quaurtiere per ripulirlo da queste scritte onnipresenti ed indecorose ( a proposito ci sono conferme/smentite?).
Per pura casualitá il comune di Barcelona da ieri ha innescato un piano anti graffiti degno do nota: gli oltre 32000 esercizi comerciali e tutti i condomini interesati possono contrattare una ditta di pulizie che rimette a nuovo serrande vetrine, pareti e portoni. Il comune si fa carico del 50% della spesa. Le ditte di pulizia abilitate sono 3 e sono state scelte dopo un incontro tra rappresentanti del comune e rappresentanti dei commercianti, sono state selezionate quelle ditte che prevedono il miglior prezzo e la maggior tempestivitá nell’intervento (non passeranno piú di 48 ore dalla chiamata). Il costo per la pulizia e di 36 euro/m2 . Oltre alla pulizia é previsto anche l’uso di vernici anti graffiti. Insomma si pulisce e si impedisce che la parete venga nuovamente imbrattata.
Oltre a ció il comune ha avviato delle trattative tra varie associazioni di graffittari e commercianti ed hanno raggiunto un patto assai interessante: esiste una lista di commercianti che desidera avere la serranda con dei graffiti e che pertanto danno l’ok affinché gli artisti metropolitani lascino la loro opera. Questi a loror volta si impegano a non inzaccherare ma abbellire,il patto naturalmente si puó scindere in ogni momento. Inoltre sono state concesse delle pareti sparse nella cittá per cui i writers avranno a disposizione degli spazi da poter adornare.
Una ordinanza comunale punisce infine con una multa da 120 a 1300 euro chi inzacchera le pareti della cittá fuori da questa convenzione.Non ho alcun dubbio che le multe verranno staccate appena necessario.
Quando iniziai a scrivere questo blog ero consapevole che alla lunga a vrei esaurito i temi da discutere, ma per fortuna (o per disgrazia) mamma Roma non smette mai di stupirci!

mercoledì 4 novembre 2009

Monnezza #2


Una volta ancora torno su un tema giá trattato, rifiuti urbani.
Dal 1ª novembre nella cittá é partito un nuovo piano per la raccolta dei rifiuti e per la pulizia degli spazi pubblici.
Ció che si sta ulteriormente sviluppando é una rete fittissima di cassonetti per la differenziata. Continueranno ad essere 5: vetro, carta, metallo,organico ed indifferenziato; dove ci sará uno di questi saranno presenti anche gli altri 4. Ai cassonetti é stata data una nuova posizione ed é stato calcolato che ogni edificio della cittá avrá dei raccoglitori a meno di 100 metri dal portone. I contenitori hanno un nuovo disegno e saranno accessibili anche per le persone in carrozzzella, inoltre nel manico hanno scritto in brail per i non vedenti che tipo di rifiuto contengono. Nei punti verdi (vedi il post “Monnezza” del 5 ottobre 2009) vengono distribuite gratuitamente buste di plastica biodegradabili al 100 % e contenitori da usare in casa di diverso colore.
Tutte queste novitá, oltre ad essere disponibili sul sito www.bcn.es/neta/ewelcome.htm
sono state divulgate in maniera capillare nei vari “Centre Civic” della cittá. Il Centro Civico é uno spazio che possiede ogni quartiere (nel mio ce ne sono al momento 3), gestito generalmente da ragazzi, nel quale si possono effettuare ogni titpo di attivitá socio/culturale. Concerti, esposizioni,mostre, corsi di danza, cucina,musica,yoga, lettura,scrittura,lingua....... inoltre quando ci sono importanti novitá per il quartiere o il comune, vengono utilizzati come luogo di assemblea. Non hanno niente a che vedere con i centri sociali italiani, poiché i Centre Civic sono gestiti e finanziati dal comune e soprattutto non possiedono colore o appartenenza politica.
Oltre ai cassonetti é stato implementato il servizio di pulizia di strade e spazi pubblici con l’acquisto di nuove macchine pulitrici elettriche, che circolano per tutti i quartieri spruzzando sui marciapiedi acqua non potabile proveniente dai pozzi di drenaggio della fitta rete della metropolitana.
A metá ottobre nel centro civico dietro casa mia si é tenuta una riunione di quartiere nella quale é stato spiegato a tutti i vicini il nuovo piano di raccolta rifiuti. L’aviso della riunione é stato affisso nelle entrate di tutti i palazzazzi del quartiere.
Con tutta l’informazione che c’è non ci sono scuse, fare la differenziata é alla portata di tutti, oltre che un dovere morale. Rifiuto avvisato mezzo salvato.

lunedì 2 novembre 2009

Giocolieri


Dal 1º novembre a Roma é in vigore una ordinanza che vieta di «esercitare mestieri non autorizzati sul suolo pubblico e di turbare il traffico».In pratica si interviene su i lavavetri, giocolieri e mendicanti che invadono i semafori della capitale. Ammetto che ho sorriso quando ho letto:“Chi sarà riconosciuto in "evidente stato di bisogno" non sarà multato e sarà avviato, come ha spiegato da Alemanno, ai servizi sociali per offrire un percorso di inclusione sociale e di sostegno alla marginalità” mi domando chi se non un “evidente bisognoso” va a pulire i vetri delle macchine......
Comunque prendo spunto dai giocolieri invasori per raccontare come gli artisti di strada lavorano a barcelona
Tutti gli artisti di strada devono possedere una licenza per potersi esibire, tale licenza viene rilasciata su richiesta dal comune, se ti esibisci per strada e non hai la licenza ti multano secuestrandoti tutti gli strumenti. I musicisti possono suonare nei corridoi del metro o per strada. Nel primo caso: ci sono 24 punti ufficiali abilitati, per evitare il monopolio di un gruppo od un altro, si pu´o suonare nello stesso posto solo per 2 ore, poi bisogna cambiare. Inoltre non si puó suonare nello stesso punto piu di 2 volte asettimana. Non si possono usare percussioni o amplificatori maggiori di 20 W, non si possono coinvolgere i passanti.Chi suona per strada non puó: usare percussioni ed amplificatori, suonare in una strada meno larga di 7 metri, suonare per piú di una ora. Per dovere di cronaca peró va anche detto che per percussioni e amplificatori spesso si chiude un occhio. Per evitare inutili ricerche di posti liberi, esiste una specie di turnazione pianificata dal comune stesso, che assegna in maniera omogenea le zone “migliori” a tutti i richiedenti.
La arcinota Rambla ( e dintorni) accoglie decine di questi artisti, e migliaia di turisti tutti i giorni la percorrono ammirando spettacoli gratuiti. A modo loro gli artisti di strada forniscono un servizio alla gente ed alla cittá, il comune lo sa ed interviene, come sempre in maniera logica e pragmatica.
Niente é lasciato al caso, ed i giocolieri,musicisti, attori, mimi..... smettono cosí di essere considerati invasori di incroci,e vengono considerati per quello che sono, artisti di strada.