lunedì 5 ottobre 2009

Monnezza


Ancora una volta prendo spunto da una notizia letta su repubblica.it
http://roma.repubblica.it/dettaglio/cestini-e-cassonetti-stracolmi-la-citta-sporca-fra-carte-e-rifiuti/1736691
In questo caso si parla della mal gestione dei rifiuti, del decoro urbano e della pulizia delle strade. Il messaggio, in soldoni, é che Roma é una cittá sporca, disordinata e trascurata. Direi che non si puó non essere d’accordo
A barceolona Giulia ed io differenziamo 6 tipi di rifiuti: vetro, carata/cartone, plastica/metallo, organico, olio e materiale non reciclabile. Nel quotidiano differenziare é diventato un gesto automatico per nulla fastidioso, anzi francamente non riuscirei adesso a buttare tutto nello stesso secchio. La cosa sorprendente é che il bidoncino dell’indifferenziato é sempre quello meno pieno, in genere lo buttiamo una volta a settimana, gli altri almeno due volte a settimana. Stotto casa abbiamo i cassonetti di differenti colori per carta vetro e plastica/metallo che vengono quotidianamente svuotati e puliti dagli addetti. Per i rifiuti organici e i non reciclabili (che sono quelli che potrebbero fare cattivo odore e maracire) esiste un sitema sotterraneo tanto efficace quanto affascinante. Ci sono de cilindri alti circa 1,5 metri con uno sportellino tipo obló dove si tirano i sacchetti, organico o indifferenziato, che finiscono sotto il livello stradale. Questi cilindri sono connessi ad una rete di tubature “sottovuoto” che risucchiano letteralemnte il sacchetto e lo trascinano a varie centianaia di metri in un punto di raccolta sotterraneo che convoglia nella stessa maniera piú “cilindri” lontano dai nasi della gente. Con frequenza ciclica passa un tecnico a verificare che il sistema funzioni correttamente. La munnezza c’è ma non si vede ne si sente
Ogni quartiere inoltre ha un punto verde vigilato da un addetto, questo é un magazzino aperto tutti i igiorni di proprietá del corrispettivo catalano dell’ AMA, dove si possono portare materiali come vernici scadute, computer vecchi ceramiche rotte, batterie.... ma anche si portano materiali che possono essre reutilizzati, vestiti e scarpe vecchie ma in buone condizioni, bicchieri vecchi ma non rotti ecc. ..Ogni cittadino ha un punto verde a non piú di 10 minuti a piedi da casa sua. Esiste anche un punto verde mobile: un grande camion che staziona una volta a settimana in ogni quartiere (nel nostro é il sabato) dove si buttano olio usato, cavi di rame, batterie, medicine scadute….
Come se non bastasse in ogni quartiere della cittá un giorno a settimana é possibile lasciare accanto al portone di casa rifiuti ingombranti come tavoli vecchi, divani, scaldabagni reti di materassi ecc....entro mezzanotte passsa un camioncino a ritirare tutto. Nel nostro quartiere é di mercoeldí. Questo fenomeno é molto interessante perché prima del camioncino passano persone col carretto che controllano se possono portarsi via qualcosa di utile e ancora funzionante. Ci sono molti studenti ad esempio che si arredano casa in questo modo, a costo zero. Ancora una volta viene offerta l’opzione di riutilizzare prima di dover recilcare.
Ë inutile nascondersi dietro a un dito, a roma la gestione dei rifiuti é scarsa mal pianificata e mal realizzata, questo sta sotto gli occhi di tutti i cittadini, come pure sta sotto gli occhi di tutti l’esagerata tassa sui rifiuti.
Ma é davvero cosí difficle la gestione dei rifiuti di una cittá? Osservando l'esempio di barcelona sembra di no.
Mi trovo nuovamente a pensare che probabilmente la semplice emulazione potrebbe rappresentare una efficae via d’uscita nella scandalosa gestione dei rifiuti di roma. Cara AMA, perfavore prendi carta e penna ed inizia a copiare qui www.bcn.es/neta/ewelcome.htm

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