lunedì 23 novembre 2009

Cartelloni abusivi, sai che novitá……


Ciclicamente sulle edizioni locali di corriere o repubblica si legge di indecorososi cartelloni abusivi. A roma ce sono per tutti i gusti e di tutte le taglie. Direi che i piú abbondanti sono comunque quelli politici: tra elezioni politiche, regionali, provinciali, comunali e referendum il nostro é un popolo che vive in perenne campagna elettorale e si deve sopportare il faccione impomatato, sorridente e rassicurante del politico di turno affisso ovunque ci sia un centimetro quadrato libero.
L’articolo di oggi http://roma.repubblica.it/dettaglio/larte-nascosta-dai-cartelloni-internet-smaschera-linvasione/1785457 vuole probabilmente essere una denuncia, ma in realtá non denuncia un bel niente, perché l’llegalitá di questi cartelloni é sotto gli occhi di tutti quotidianamente, cosí come il fatto che il comune lascia fare vergognosamente (fa sorridere il “tempestivo” controllo richiesto il 4 novembre per , il 4 novembre........ oggi é 23 e non se ne sa ancora nulla.....dormi tesoro....). Purtroppo non viene raccontato nulla che giá non si sappia. Quello che mi sconvolge non é tanto che la gente fa “attachinaggio”, quanto che nessuno controlla, perlustra e multa, sembra quasi che questa condizione di illegalitá sia mantenuta in piedi dal comune, non dagli attacchini abusivi.
Per le strade di barcelona spesso si trovano avvisi come quello nella foto, in cui si avverte che in caso di affissione abusiva la multa la paga la societá che viene pubblicizzata. Non ci sono mezzi termini, giusto o sbagliato che sia, funziona cosí. Le paretiti della cittá sono libere da cartelloni penzolanti, i tabelloni non hanno strati secolari di cartelli sedimentati (abusivamente) e se qualcuno fa attaccare cartelli dove non deve, paga profumatamente.
Della serie: prevenire e meglio che curare

7 commenti:

  1. Il solito discorso, IL CONTROLLO DEL TERRITORIO, che in Italia e soprattutto a Roma non viene fatto, per mancanza di fondi. Allora si da il via alle Ronde (perchè la polizia non si riesce a pagarla), al condono edilizio (per muovere il mercato), al condono fiscale (per recuperare euri, trafugati a scapito della collettività), al condono giudiziario (per non essere processati), al condono delimortaccivostra!! Scusa ma ci stava bene :-D

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  2. Alessandro
    tu parli di mancanza di soldi. Ma hai idea della enorme quantitá di denaro che entrerebbe nelle casse del Comune se venisse multato chi affigge cartelloni abusivi?HTi immagini che succederebbe sotto elezioni?
    Il discorso "mancano i soldi" a me sembra solo un bel ditino dietro cui nascondere inefficenza ed incompetenza.

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  3. "Quello che mi sconvolge non é tanto che la gente fa “attachinaggio”, quanto che nessuno controlla, perlustra e multa, sembra quasi che questa condizione di illegalitá sia mantenuta in piedi dal comune, non dagli attacchini abusivi."
    -
    hai espresso il mio pensiero.
    Come per i writers: non mi stupisco che ci siano, mi stupisco che non vengano multati e i muri ripuliti.

    -les

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  4. Fraoff ma in Italia mi dici chi paga le multe? Probabilmente io e te le paghiamo. Gli altri stanno tutti in fila dal giudice di pace. Per fare andare bene le cose, bisogna essere onesti, non sprecare, investire e fare in modo che tutti diano il loro giusto contributo economico. E per fare questo servono soldi, finanziamenti che in italia non ci sono, perchè si spreca, si è incapagi e si mangia!!! Semplice no?

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  5. Gli avvisi ci sono pure a Roma, sono quelle targhette "divieto di affissione". Ci sono pure i mondezzari, che risalgono al 1500. Il punto non è avvertire e far pagare la multa. Bisogna IMPEDIRE FISICAMENTE a queste bestie selvatiche di appendere la loro cartaccia.

    Come lo si fa? Con questa speciale vernice che si trova sui pali di Londra:

    http://4.bp.blogspot.com/_k1X0MxX8Im0/SgQSA826QMI/AAAAAAAAAC0/_r6fTQTIIlY/s1600/Immag292%5B1%5D.jpg

    I manifesti non si attaccano, lo scotch o la colla non reggono, e se anche reggono, vengono giù al primo colpo di vento o alle prime piogge. Stiamo cercando questo tgipo di vernice in giro, dopodichè chiederemo l0'autorizzazione al comune ad utilizzarla in una strada come prova. Ovviamente tutto il lavoro sarà fatto gratuitamente, dall'acquisto della vernice alla manodopera, servendosi di un pittore esperto che si offrirà di dipingerle.

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  6. Quello che fa la differenza é che qui viene multato la persona (o impresa) che viene pubblicizzata sul cartellone.
    Ad occhio e croce il sistema funziona. Il semplice cartellino "divieto di affissione" evidentemente non é sufficente.
    Diciamo che la multa fa le veci della vernice anti attacchinaggio :)

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  7. caro ideatore di questo blog (nonchè fratello mio, quanto ke te vojo bè),
    vorrei segnalare un'iniziativa locale, degna di nota. Si chiama primavera romana.
    L'idea nasce da un gruppo di abitanti della città eterna, per lo più architetti, che propongono una serie di passeggiate in percorsi della città meno usuali. Ci si incontra ogni sabato mattina di questa primavera tardiva e si cammina con ritmo aleatorio lungo itinerai stabiliti. Ogni tanto, in modo del tutto spontaneo, i partecipanti alla passeggiata, se hanno qualcosa da condividere con i compagni di gita, prendono la parola e illustrano aneddoti significativi, leggende metropolitane, chicche di inchieste giudiziarie passate.
    Attraverso l'osservazione delle strutture architettoniche che troneggiano lungo il cammino, si capiscono i passaggi salienti dello sviluppo e in alcuni casi purtroppo del degrado, dei quartieri che si susseguono.
    Questo sabato la passeggiata è inziata alle 10 dalla porta portese e si è sviluppata lungo buona parte della portuense, con approdo in tarda serata all'accademia americana. Dal meraviglioso arsenale pontificio, alla dismessa fabbrica miralanza, alle strade dense della magliana, alla maestosa presenza nascosta del forte portuense, all'ormai quasi fantasmatico complesso forlanini, abbiamo potuto osservare come il piano regolatore della nostra meravigliosa città troppo spesso sia stato frutto di speculazione edilizia di pochi e di completa non curanza verso le esigenze di chi le case romane le abita, le strutture sociali le utilizza o le dovrebbe utilizzare.
    Le passeggiate di quest'anno saranno lungo le 7 vie consolari che hanno dato inizio all'esodo fuori dalla città intra murus.
    Il prossimo sabato si cammnerà e si scoprirà la trionfale. Lascio di seguito il link dell'inziativa con i percorsi previsti, se qualcuno volesse prendere parte alle passeggiate future.

    Ho partecipato perchè mi ha invitato un'amica che vuole capire sempre più a fondo questa città, dimenticavo, Claudia è spagnola e vive a Roma da anni. Senza il suo occhio curioso non avrei mai potuto osservare Roma con questa lente di ingrendimento.
    Saluti e sorrisi, Lorenza

    http://primaveraromana.wordpress.com/

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