venerdì 9 ottobre 2009

Braccine corte si...ma con ragione


I catalani, cosí come gli scozzesi o i genovesi, hanno la fama di stare attenti alle spese.
Lavoro in un centro di ricerca statale, diciamo il corrispettivo del CNR italiano.
Appena arrivato iniziai a notare una serie di particolari che allora mi sorprendevano ma che adesso invece dó giá per scontato:
in tutti i bagni ci sono lampadine e aspiratori con il timer, dopo qualche minuto che li hai accesi si spengono da soli. Il tempo che rimangono accesi é sufficente per una”seduta” rapida e per lavarsi le mani. Se la seduta si fa piú lunga del previsto si rimane romanticamente chiusi in bagno al buio. Tutti lo sappiamo e cerchiamo di agire come dei felini. Lo sciacquone di tutti i water ha il doppio bottone, uno per scaricare tutto il deposito (9 L e l’altro per scaricare ½ deposito).
I monitor dei computer entrano in stand-by dopo un paio di minuti di inattivitá, del resto perché aspettare di piú?;
l’istituo é disposto su 4 piani, ogni piano ha una stampante b/n, una a colori (entrambe stampano fronte e retro) ed un plotter in comune con tutti gli uffici. Non c’è stampa selvaggia (sempre temi che il vicino di stanza ti sgami!) risparmiando cosí carta ed inchiostro e evitando l’aquisto di stampanti inutili
l’aria condizionata nei mesi estivi é fissta a 25ºC e si spegne automaticamente (tranne dentro i laboratori) alle 21.00; non pensate che sia un paradosso doversi coprire quando si entra in una stanza in pieno agosto?
Francamente non so quanto queste accortezze influiscano sul consumo generale dell’istituto, sicuramente peró non influiscono negativamente. Sono facili da applicare, rapide e senza controindicazioni. E fanno si che ogni singolo individuo, facendo attenzione a piccoli particolari, si senta e sia parte integrante di una comunitá.

8 commenti:

  1. Ahh Barcellona, ci sono stato due volte, però manco da almeno 10 anni. Amici architetti mi dicono che è diventata uno spettacolo e più volte mi hanno parlato di trasferimento, mai portato a termine comunque, il richiamo di mamma roma forse è ancora troppo forte. Il tuo post fa riflettere, è appropriato, giusto, ma applicapile in un paese che non abbia gente che mangia anche sull'acquisto di carta igenica, toner, lampadine. Il problema è culturale, lo è sempre stato e l'italiano medio è un personaggio che deve sempre contraddistinguersi rispetto agli altri, deve sempre rimarcare il fatto che lui è più furbo e più fico di tutti, da ciò si arriva al fatto che in Italia funziona quasi tutto male, che ci sono milioni di sprechi e non si riesce quasi mai a fare le cose per benino. Troppi interessi, troppi soldi e troppi magnaccia. Un pò ti invidio per la tua scelta e ti ammiro, non riuscirei mai a farlo o per lo meno non ho mai avuto una spinta giusta. Saluti, Alessandro

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  2. Alessandro, grazie per il tuo commento. Quello che dici é vero, di base tendiamo ad essere tutti un pò furbetti. Ma é anche vero che ci sentiamo leggittimati a farlo perché l'esempio che riceviamo é pessimo e tutto sommato difronte a comportamenti scorretti non ci sono ripercussioni per nessuno. Sará, ma credo che il vecchio sistema del bastone e della carota puó sortire i suoi effetti positivi. Il comune, o in genere le istituzioni, devono a mio avviso da una parte dare e offrire servizi di qualitá ineccepibile, dall'altra far sentire la propria presenza, in maniera costante e decisa. Nel quartiere dei miei genitori, c'è un parcheggio selvaggio, i vigili passano ogni 6 mesi e multano a tappeto. Questo provoca l'ira degli abitanti del quartiere perché da un lato la situazione parcheggi rimane ad essere un caos, dall'altro si sentono di subire una ingiustizia per essere beccati una volta ogni tanto, un fulmine a ciel sereno! Non lo trovi un ragionamento perverso?

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  3. Sai qual'è uno dei grossi problemi che abbiamo nel nostro paese? Il controllo del territorio, il monitoraggio di situazioni pericolose e a rischio. Il bastone in italia viene sempre frainteso con la mano forte, con la repressione, il divieto. Invece per bastone si deve intendere un maggior controllo del territorio, far vedere alla gente che c'è qualcuino che vigila e che quando serve interviene. Il discorso che fai tu sulle multe è un paradosso, accade anche vicino al mio uffico in viale europa, di solito coincide con fine mese, uno o due giorni di multe a raffica e poi per 29 giorni non si vede più nessuno. E' un classico :-D...Se invece si impostasse un controllo del territorio a partire da ogni municipio, sarebbe tutto più facile. Vigili che passano a piedi via per via, che controllano il traffico, le doppie file, gli ambulanti abusivi, i parcheggiatori senza permesso, i barboni che bivaccano, quelli che vendono i calzini e che quando gli dici che non ti interessa passano a farti l'elemosina e quando vedono che non attacca ti mandano a quel paese nella loro lingua. Polizia e carabinieri che girano in macchina e perlustrano, controllano. Basterebbe questo per far capire al cittadino che non è solo e per dargli quell'educazione e quel senso civico che non abbiamo. Io penso che le persone vanno educate, non punite o indottrinate. Ma il controllo del territorio richiede gente, persone, soldi, investimenti, cosa che in italia non è possibile avere nè dalla destra nè tanto meno dalla sinistra. I primi tagliano su tutto e i secondi aumentano le tasse, ma alla fine il risultato è il medesimo, un paese medioevale, che ha sempre gli stessi problemi irrisolti da anni, con un imbarbarimento della gente che ci vive. Sono pessimista al riguardo, l'avrai notato :D è solo che amo troppo la mia città e rosico a vederla ridotta così.

    PS..ho letto tutto il tuo blog, mi è piaciuto, ho riconosciuto un pò della mia essenza in ciò che hai scritto e in alcuni punti di vista. Credo che ti verrò a trovare spesso. Ciao

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  4. Alessandro sono d'accordo con te, non stiamo parlando di mano dura ma di semplice presenza dello stato nel quotidiano, in miliarid di forme diverse (non solo forze dell'ordine). Quello stesso stato che erroneamente siamo portati a percepire come un pericoloso controllore o un qualcosa che ci crea problemi invece di risolverli.
    Grazie per i complimenti al blog, saró contento di ricevere le tue incursioni

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  5. Stanno rovinando Roma...

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  6. Tirchieria e Risparmio sono due cose radicalmente diverse, ma non per questo non possono convivere. Anzi nel caso dei catalani è spesso così. Solo che la tirchieria non ha mai procurato problemi a livello nazionale. Gli sprechi si... e immagino che il post si rifletta specialmente sul secondo punto.

    Sottolineo che la tirchieria no va messa in gioco, anzi va vista come difetto a parte proprio perché tale. Un dispregiativo insomma e dei più fastidiosi. Importantissimo da evitare l'appellativo avaro, taccagno, pidocchioso, spilorcio, pitocco, ebreo, genovese, scozzese, stretto, micragnoso, sparagnino, gretto e perché no catalano!.

    Il problema dell'avarizia assume quindi dimensioni enormi, specialmente in una città che basa profonde basi culturali sull'effetto sorpresa... che sia un coatto, l'architettura Barocca o la poesia Romana, poco importa il Romano non deve da rimané dietro a nessuno. Ha bisogno di protagonismo, "costi quel che costi". È qui il povero romano prende un bel granchio e per non farsi chiamare taccagno (priorità assoluta)si allaccia la sciarpetta (della Roma ovviamente,per i Laziali non ce speranza)e dimostra ciò che ce da dimostrare. Luce, gas, monnezza, CO2, cibo, acqua... un piccolo prezzo per rimanere a galla nello status quo sociale.

    Un catalano ti viene dietro a spegnerti la luce e ripreverarti sul monitor sempre acceso. "che fastidio, è proprio un purciaro"... diglielo pure, poco gli importa tanto la voce si è già sparsa, già glie lo dicono tutti, confondersi tra tirchio e risparmiatore qui Catalunya non è poi cosi grave, sicuramente non come da noi.

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  7. PS
    Forse al primo cenno di risparmio dovremmo iniziare a chiamare i romani tirchi? magari funziona...

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  8. Caro Snappa
    ho letto e riletto il tuo commento, e non ho capito bene dove vuoi andare a parare, ma il pezzo della sciarpetta é fantastico! :)

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