lunedì 26 ottobre 2009

Ecce Booombooooo


L’altro giorno ho assitito ad una scena interessante che mi ha fatto ricordare un episodio che mi é capitato a roma durante la mia ultima visita.
Andiamo con ordine: stavo andando in bici al laboratorio, quando un tipo davanti a me frena improvvisamente, io quasi gli vado addosso. La sua frenata é stata causata da un pedone che ha distrattamente attraversato la pista ciclabile senza controllare che fosse libera. Il ciclista si é imbufalito dicendoglene di tutti i colori e l’altro non sapeva piú come scusarsi, tutto rosso in faccia era evidentenmete imbarazzato. Avrei voluto godermi la scena fino alla fine ma me ne sono andato via proprio mentre l’esagitato ciclista stava minacciando di chiamare la polizia. Si perché se un pedona provoca un incidente nella ciclabile si becca un multone. Roba da matti!
A giungo a roma stavo passeggiando con la cagnolina dei miei, la osservavo infilare curiosa il naso in agni angolo sudicio che trovava mentre mi avvicinavo alle strisce pedonali, le stesse strisce che ho attraversato centinaia di volte. Di colpo piomba su di noi una audi scura a tutta velocitá, che per poco non ci piglia. Andava cosí forte che probabilmente ha preferito non frenare. Anche se emigrato non scordo le buone maniere capitoline, cosí ho teso il braccio destro seguendo la macchina col palmo della mano rivolto all’insú e ho iniziato a recitare una serie di impropoeri poco gentili diretti al conduttore e probabilmente anche a chi l’ha messo al mondo. A questo punto la macchina frena, si abbassa il finestrino e spunta uno con i capelli lunghi e col gel effetto umido, si affaccia minaccioso e scadendo bene le parole sillaba per sillaba dice “ahó ma se po sapé che voi?” “come se po sapè che voi, momenti mi metti sotto, non vedi che sto sulle strisce, andavi come un pazzo” e quello “e vabbé nun t’ho visto no, mica t’ho messo sotto, stai calmo stai”
Rientra nell’abitacolo, tira su il finestrino e se ne va. Io sono rimasto lí come un cretino
Quel maledetto coatto, ha avuto pure la faccia di voler avere ragione e di prendersi l’ultima parola. Con estrema semplicitá e senza il minimo accenno ad una ammissione di colpe. Non mi ha visto, devo sta calmo, non mi ha messo sotto.Che fortuna!
Mentre la cucciola ignara di tutto contuinuava ad annusare le cacche degli altri cani sul marciapiede, io ho sentito un desiderio incontenibile di avere una giacchetta di velluto, i baffetti anni ’70, la voce stridula e acuta e urlare come un matto “ve lo meritate Alberto Sordi!”

2 commenti:

  1. Siamo sempre più gemellati con Napoli.
    Abbiamo problemi con l'immondizia che credo non arriveranno ai livelli napoletani per pura ragion di Stato: se succede anche a Roma, immagine dell'Italia Kaputt!
    Ma gli automobolisti romani, da sempre disonesti e scafati, stanno diventando sempre più aggressivi e spavaldi.
    Il simbolo di questo regresso è la classica scena:
    tu cammini sulle strisce, la macchina in arrivo accelera così tu ti fermi e la fai passare.
    Scusa..non era il contrario?

    -les

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  2. Scenette classiche cui assisto ormai quasi quotidianamente. I romani sò così.

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