martedì 6 ottobre 2009

pedala che te passa # 2


Vorrei aggiungere due righe al post “pedala che ti passa”. Probabilmente sto disobbediendo le piú banali regole del buon blogghista, ma essendo un neofita forse me lo posso permettere.
Nelle striminzite lineee metro A e B, sempre sovraffollate e sporche, non si possono caricare biciclette. Nelle ore di punta é difficile che entri una carrozzina da bebé, figuriamoci un velocipede! Quando abitavo in zona piazza verscovio e lavoravo sulla colombo, tutti i giorni mi toccava il lungo calvario cosí composto: linea 310 fino piazza bologna, metro B fino piramide, e dulcis in funfo 60 express (mi sembra) fino alla fiera di roma. Durata del percorso di soli 11 km: 1 ora e trenta minuti, praticamente come roma termini-napoli centrale sull’eurostar. A fine giornata stesso percorso a ritroso. 3 ore al giorno passate nei mezzi sempre affollati, sporchi, in perenne ritardo, aria condizionata rotta.....insomma non solo era esagerata la quantitá del tempo ma anche e soprattutto era inaccettabile la qualitá del tempo passato su bus e metro. Un’ora e mezza per percorrere 11 km...se solo avessi potuto caricare la bici sulla metro, quanta sofferenza e quanto tempo avrei risparmiato! Magicamente peró a roma il sabato e la domenica si possono caricare le bici sul metro. Certo perché la bici serve SOLO per fare passeggiate digestive domenicali, meglio poi se si sceglie l’incomprensibile domenica col blocco de ltraffico.
Inutile dire che a barcelona si possono caricare le bici in metro e treni metropolitani, sul vagone appositamente attrezzato, 7 giorni su 7
Esiste una spiegazione logica a tutto ció?

12 commenti:

  1. Ciao, ho letto con interesse i tuoi post sull'uso della bici a Roma/Barcellona. Concordo con te su tutti i punti presi in esame. Uso la bici praticamente tutti i giorni per fare il tragitto casa/lavoro: è un delirio. Il mio percorso, abitando in zona centrale e lavorando al centro, è completamente privo di piste ciclabili. Devi invetarti passaggi sui marciapiedi (con la gente che ti guarda in modo bieco), vibrazioni estreme e pericolose sui sanpietrini, Taxi e NCC che sfrecciano sui pochissimi passaggi di corsie preferenziali. Tra l'altro, non si è mai capito, poichè privo di segnaletica, se il cilcista può transitare o meno sulle corsie preferenziali atac/taxi. Insomma, il pericolo per il ciclista è costante e, soprattutto, chi va in bici durante la settimana viene visto come colui che passeggia, che rallenta gli altri e il caotico scorrere della città. Cerco di fornire una mia risposta a tutto ciò: interesse economico. Se tu utilizzi la bici non paghi nulla allo stato e alle lobby (auto, moto, assicurazione, etc...) Le auto producono un'entrata fiscale allo stato di circa 4 miliardi di euro l'anno, quindi perchè incentivare l'uso di un mezzo ecologico e che permetterebbe a molti di trascorrere più ore con la famiglia invece di spendere ulteriori soldi nelle palestre dopo l'ufficio? Buona pedalata a tutti.
    skeggia76@yahoo.com

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  2. E' proprio come dici tu, Anonimo. E' tutta una questione di soldi, di potere. Non sai che grasse risate mi faccio quando vedo tutti i capi di stato riuniti e tutti concordi con la volontà di ridurre le emissioni di inquinanti, di essere fermamente convinti di ridare al pianeta ciò che gli è stato e ci è stato ingiustamente tolto. Ma poi alla fine cosa fanno per risovere il problema? Un bel nulla perchè nella camera di regia ci sono persone e poteri che non vogliono che questo accada e li muovono come marionette. Parole, retorica, tristezza infinita. Come accade sempre i cambiamenti devono essere fatti dal basso, contro il volere e il potere delle persone anche le lobby si piegano, la dura legge del dio denaro. Aspettare che qualcuno si prenda la briga di fare qualche cosa di concreto è pura utopia. Allora cominciamo noi a cambiare le cose che se aspettiamo che lo faccia chi ci governa, facciamo la muffa!!!

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  3. Caro Anonimo so bene di che parli, é avvilente. Tuttavia io non ci vedo un disegno politico/economico dietro. perché il mercato dell'automobile e dei combustibili é lo stesso in tutta europa, stessi interessi, stesso denaro......cio nonostante in altre cittá l'uso delle biciclette é stradiffuso. A roma mi sembra piú che altro che valga la legge del "volemose bene",del menefreghismo diffuso e dell'immobilismo e anche mi sembra che ci sia da parte dei governanti locali un tantinello di incompetenza. Fare le cose dal basso, come suggerisce Alessandro, é necessario. ma in che modo?

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  4. Fare le cose dal basso vuol dire che ogni persona si prende la responsabilità di migliorare questa città. Basta una scintilla iniziale, un innesco, per dar via ad una nuova visione. Il punto è che si lamentano tutti, ma proprio tutti, non c'è nessuno che sia soddisfatto di come questa città sia diventata. Basterebbe che alcune persone incominciassero a comportarsi in certi modi, sono sicuro che a braccio sarebbero subito seguiti da altri. Ovviamente non mi aspetto il consenso del 100% delle persone, non siamo tutti uguali, non abbiamo tutti le stesse necessità, però secondo me la situazione miglirerebbe sensibilmente. Quello che manca è un "capopopolo", purtroppo la gente è pigra e svogliata, ma credo che pungolata per bene abbia i numeri giusti per cambiare alcune cose. Magari mi sbaglio!!! Che ne pensate?

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Inanzi tutto bisognerebbe delucidare il punto focale del post:
    E' possibile trasportare le biciclette sulle linee A e B della metropolitana e sulla ferrovia regionale Roma-Lido oltre che nei giorni festivi, per l'intera durata del servizio, anche tutti i giorni feriali dopo le ore 21.00.
    Lungo la linea A non sono accessibili alle biciclette le stazioni Spagna, Barberini, Repubblica, Termini, Vittorio Emanuele e San Giovanni.
    Ogni passeggero può portare con sé solo una bicicletta condotta a mano, in ogni caso non dotata di motore; "se il viaggiatore non è in possesso di un abbonamento annuale o mensile deve acquistare un biglietto anche per la bicicletta". L'accesso del mezzo è previsto solo nella prima carrozza del treno, non è possibile usufruire delle scale mobili ed è obbligatorio prendere l'ascensore nella stazioni che ne sono dotate.
    I gruppi numerosi (più di 5 biciclette) dovranno segnalare la propria presenza, almeno 24 ore prima, ai numeri 06-57533342 (Metro A), 06-57533330 (metro B) e 06-5748089 (Roma-Lido).
    Fonte:
    http://www.metroroma.it
    Aggiungo: La linea C, se non ricordo male, prevede la presenza di postazioni per le bici sui vagoni.

    Detto questo (che in ogni caso è un dato di una certa rilevanza visto il paragone che si offre), ci sono tre punti che a titolo personale vorrei sottolineare:

    1) Usare la bicicletta a Roma come mezzo di trasposto vuol dire affrontare la morte, o per lo meno proseguire con una certa lentezza, specialmente verso il centro. Questo io immagino, perché io, non sono del centro. Appartengo al di fuori delle mura, all'estero dopo la Colombo dove per un ciclista ce solo la morte.

    2) Per quanto riguarda la bici nostrana che osa avventurarsi in metro: nel caso io non comprassi il biglietto alla mia cara, che tipo di multa dovrei pagare?mi bucano le ruote? ganasce?.Deduco che nell'acquisto di un biglietto romano ci si aggiudichi un volume di vagone!. Ottimo, come facciamo con i ciccioni?

    3)Non va dimenticato l'unico problema che Barcellona ha con le biciclette: oltre un diffuso mercato nero di bici, pedali, sellini, ruote etc... io credo sia diffusa una certa tendenza alla cleptomania di questo mezzo: il mio vicino di casa si è accumulato 4 bicing sul balcone. Qualche malizioso di questo blog direbbe che è un romano. Non è del tutto improbabile.
    sna

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  7. Già che c'ero volevo rispondere ad Alessandro:

    pochi ma buoni, un innesco come suggerisci tu sembra che non funzionino visto che gruppi e centri di ciclisti che lottano per i loro diritti ce ne sono a Roma. Ce ne sono più che a Barcellona (dove non servirebbero poi molto).

    http://www.biciroma.it/news/2009_03.html
    Questo è uno dei principali forum.

    Eppure?

    Io non sono del tutto sicuro che ci siano molti romani che realmente realizzino cosa si perdono nel prendere la macchina per fare 200 metri.
    Se io per 10 anni per fare 10km ho la sola scelta di prendere la macchina, la prenderò anche per passare dal salone alla cucina. Andare in bicicletta non si scorda mai... io credo di si.

    Per quanto riguarda il "capopopolo" a Roma, hanno ereditato tutti una pessima fama.

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  8. Caro Snappa
    si puó caricare la bici in metro solo dopo le ore 21, devi comprare il biglietto per la bici (!!!), nelle fermate piú centrali non puoi la caricare e puoi scendere ai binari solo nelle fermate provviste di ascensore (sai quante sono?).
    WOW! C'è da prendere esempio...

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  9. Snappa, l'innesco che intendo io deve avere un riscontro più ampio, non deve essere un fenomeno di nicchia o un qualche cosa consultabile solo tramite internet. Sai quanta gente non sa neanche cos'è internet? Bisogna farlo conoscere il progetto, altrimenti rimane un qualche cosa per pochi eletti. So benissimo che ci sono circoli di ciclisti, ma come ha detto diverse volte Fraoff, il tutto rimane isolato alla passeggiatina domenicale pre o post pranzo o quando c'è il blocco del traffico, quando invece dovrebbe essere tutto l'opposto. Poi sul discorso che il romano prenderebbe la macchina anche per passare dal salone alla cucina, sono d'accordissimo con te, sembrerebbe che non ci sia speranza :-D

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  10. Caro Alessandro
    dai uno sguardo qui http://www.tmcrew.org/cm/ ci sono delle persone che come te non si fermano alla semplice visita di un sito web ma che credono che dal basso qualcosa si possa fare, e ci provano. Quando stavo a Roma ogni tanto frequentavo la Crical Mass. Era divertente e soprattutto mi dava l’idea che effettivamente si stava costruendo qualcosa di migliore. Devo dire che (e questa é una opinione personalissima e supercriticabile) il gruppo possiede una connotazione politica, il che lo rende pericolosamente riconoscibile e classificabile. In definitiva mi sembra che si alimenti di persone che alla fin fine condividono anche idee politiche, escludendo incosapevolmente chi di quel tipo di politica se ne sbatte.... Insomma temo che la CM sia un pò come un criceto che corrre faticosamente sulla ruota senza andare da nessuna parte. Ti invito peró ad andare quando puoi, sono sicuro che lo troverai interessantissimo. Poi ci racconterai....

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  11. Siao scusate se mi inserisco
    stiamo riflettendo di Ciclismo Urbano su un nuovo forum:
    http://ciclomobilisti.forumfree.net/

    Parecchi di noi usano quotidianamente la bici per andare in ufficio (ed altre commissioni) e stiamo cercando una strada per convincere altri a fare altrettanto.

    Vogliamo concentrarci sul ciclismo urbano, percorsi, sicurezza e parcheggi per le bici.

    Sul trasporto della bici su metro, treni locali e provinciali per consentire ai pendolari di avere la possibilità di utilizare la bici, diminuendo il numero di automobili ed allentando il peso sugli altri mezzi pubblici.

    Insomma vediamo cosa ne esce, se interesa buttateci un'occhiata, dobbiamo trovare una via romana alla ciclabilità urbana.

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  12. Caro Bikediablo
    grazie per aver segnalato il forum, gli ho dato una letta rapida anche al tuo blog personale li trovo interessantissimi. mi riprometto di leggerli con maggior attenzione e di partecipare alle discussioni
    Un saluto

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